Invisalign, l'apparecchio invisibile per raddrizzare i denti



Nel corso della vita la posizione dei denti tende a modificarsi, per cui anche le persone che non hanno mai avuto problemi di mal occlusione dentale, possono notare un lento e graduale disallineamento dei denti.
I denti non allineati si possono correggere indossando gli apparecchi, che però danneggiano sicuramente l’estetica della bocca e il sorriso. Oggi è possibile correggere  questo tipo di problematica con una tecnica ortodontica totalmente invisibile che permette di non compromettere il proprio “sorriso”: si tratta della “Tecnica Invisalign”.
La Tecnica Invisalign consiste in una terapia ortodontica che consente il riallineamento dentale senza l’uso di attacchi, ovvero dei classici ferretti. Prevede l’utilizzo di mascherine trasparenti, che abbracciano i denti come un guanto su una mano. Risultano invisibili, anzi donano ai denti molta lucentezza e consentono di spostare gradualmente i denti che devono essere riallineati.
Ogni passaggio richiede il cambio di una mascherina fino all’ottenimento del risultato prestabilito, il tutto stabilito e progettato inizialmente.
Si inizia con delle radiografie, seguite da una visita ortodontica durante la quale verranno prese le impronte e scattate delle fotografie di precisione; il  tutto verrà spedito al laboratorio americano Invisalign, insieme al piano diagnostico e al programma ortodontico formulato dall’equipe medica. Dopo pochissimo tempo, sarà disponibile il cosiddetto ClinChek, cioè la ricostruzione tridimensionale del piano di lavoro che permetterà al paziente ed al medico di visualizzare direttamente sui monitor delle poltrone l’andamento sequenziale della terapia, dall’inizio alla fine, tanto da permettere di decidere se la terapia può ritenersi soddisfacente oppure se bisogna apporre qualche piccola modifica. Il progetto verrà visionato e discusso dal paziente insieme alla equipe medica. Una volta accettato il ClinChek, il trattamento potrà iniziare.

Mese della salute orale 2013



L’associazione Sido (Società Italiana di ortodonzia) in collaborazione con Colgate, offre durante il mese di marzo visite gratuite negli studi associati Sido per preservare la salute dei denti.
La salute della bocca parte da una buona pulizia dei denti, ce lo sentiamo dire da sempre e da ogni parte ma la scarsa igiene orale rimane la prima causa dei problemi ai denti.
Il Mese della salute orale è proprio l’occasione per migliorare il sistema di pulizia ed imparare a scegliere i prodotti giusti. Il dentifricio ad esempio. Non è facile sceglierlo. Negli scaffali dei supermercati ce ne sono di ogni tipo e marca e tutti promettono sorrisi smaglianti. L’uso del dentifricio è molto importante in quanto contiene delle sostanze che permettono di proteggere lo smalto dei denti e contrastare la formazione della placca batterica. Poi ci sono le funzioni accessorie dei dentifrici: sbiancanti, antibatterici, protettivi delle gengive, ecc. E’ importante sapere che è bene utilizzare paste dentifrice diverse per adulti e bambini. Per i bimbi è bene scegliere un dentifricio al fluoro facendo attenzione che non contenga sostanze come parabeni e triclosan. Per gli adulti è preferibile un dentifricio con un’azione anti tartaro.
Ma usare un buon dentifricio senza spazzolare bene i denti serve a poco.

I denti vanno spazzolati almeno 3 volte al giorno, dopo ogni pasto principale. La spazzolatura deve durare almeno 2 o 3 minuti.
I denti vanno controllati con una visita dal dentista preferibilmente ogni 6 mesi durante la quale si procede ad una pulizia e igiene orale dei denti.
Per proteggere la bocca dall’attacco dei batteri è bene evitare spuntini fuori pasto. Anche la scelta degli alimenti è importante. Prediligere quelli che contengono calcio, vitamine e proteine. Evitare i cibi che macchiano i denti come caffè, vino rosso, cioccolato, sughi di pomodoro e alimenti molto pigmentati.
E’ bene portare i bimbi dal dentista entro i 6 anni di vita, in modo da individuare e risolvere eventuali problemi in età precoce ed evitare che possano peggiorare nel tempo. In quest’occasione si valuta anche la necessità o meno dell’uso dell’apparecchio che è molto utili per ripristinare una corretta occlusione.

E' possibile prenotare on line la visita gratuita sul sito  prontodentista.it per tutto il mese di marzo.

Cibi e bevande che macchiano i denti



Molti cibi e bevande che consumiamo contribuiscono a contaminare il bianco dei denti e a creare macchie e aloni sulla dentatura.
Si tratta di cibi e bevande che contengono sostanze particolarmente macchianti e così come lasciano aloni anche dopo il lavaggio sulle nostre tovaglie e tovaglioli, altrettanto fanno con i nostri denti.
In primis il vino rosso che ha una componente sia di agenti coloranti sia di tannini, ma anche il vino bianco favorisce il viraggio del colore della dentatura, specie se bevuto prima di una tazza di altro noto colorante per la sua ricchezza di tannino, secondo alcuni molto più tenace del caffè, forte in agenti coloranti ma basse nei tannini. La scala di coloritura dei tè va dal nero più potente al bianco passando per il verde.
Anche tutte le bevande con Cola, non solo per il fattore tintura ma per il grado di acidità, che hanno del resto in comune con tutte le bevande zuccherate e gasate, in testa gli integratori salini pubblicizzati per gli sportivi. Mirtilli, more, melograni, tutti i frutti intensamente colorati macchiano sia freschi che in succo, marmellata o qualunque altra forma.
Sono considerati macchianti anche la salsa di soia e tutte le salse dal colore potente, dal curry al concentrato di pomodoro.
Sono infine coloranti anche tutti i dolci, le gomme, le gelatine e le caramelle imbevute di coloranti. Se sulla lingua lasciano una traccia colorate, fate conto che ha ricoperto anche i denti.
Nei cibi ultra-coloranti ne trovate anche molti che hanno anche forti poteri anti-ossidanti. Dato che non conviene proprio quindi escluderli dalla vostra dieta, ricordate di alternarli con altri antiossidanti come cavolfiori, mele, pompelmi, meloni. Inoltre, tra i colpevoli delle macchie sui denti, ci sono alimenti e bibite incolori, ma che finiscono per aver lo stesso effetto perché sono acidi. Cercate almeno di non tenerli a lungo a contatto con i denti, specie quelli davanti, bevendo con la cannuccia quando si può.
Buona regola è risciacquare la bocca con un sorso d’acqua dopo aver bevuto o mangiato i suddetti alimenti.

Lavare i denti ai bambini



I denti dei bambini vanno lavati subito, fin dallo spuntare del primo dentino.
Si inizia con una garzina imbevuta d’acqua  e poi, dopo i due anni, di dentifricio per bambini diluito.

Lo spazio di tempo tra i sei mesi e i 16 anni è quello in cui si formano sia i denti decidui (denti da latte) sia i denti definitivi. Il ruolo del fluoro in questi anni è cruciale e il suo effetto massimo. Anche per gli adulti il fluoro è efficace ma non nella stessa misura.
Per questo motivo le dosi di fluoro sono diverse e i dentifrici per adulti possono essere usati solo dai 12 anni in su. Prima va utilizzata una pasta dentifricia specifica per bambini.

Anche lo spazzolino per i piccoli deve avere una testina proporzionata al loro cavo orale ed una impugnatura facilitata, cioè più voluminosa e sagomata. Quando i bimbi sono in grado di cominciare a maneggiare lo spazzolino da soli, vanno assistiti e controllati: sia nel movimento, che deve essere impostato da subito in modo corretto; nella disciplina ovvero nel percorrere tutte le superfici dei denti senza trascurare nessuna parte; nel tempo adeguato ovvero due minuti almeno per due volte al giorno.
Fate anche in modo che i bambini vedano i genitori e gli adulti lavarsi i denti, esempio che determina l’emulazione e l’apprendimento di un’abitudine radicata.
Si può optare anche per l'utilizzo di uno spazzolino elettrico che compensa la poca manualità dei bimbi favorendo una migliore pulizia dei denti.

Alitosi: cause e rimedi



L'alitosi, ovvero l'alito maleodorante, può essere una condizione momentanea dovuta al consumo di alcuni cibi che tendono a provocarla come l'aglio o la cipolla. In questo caso nell'arco di un giorno l'alito cattivo sparisce, se invece è una condizione costante allora bisogna ricercarne le cause che lo provocano.
Le cause più comuni dell'alitosi persistente, riguardano la scarsa igiene orale, il consumo eccessivo di tabacco ed alcol e l'assunzione di certi farmaci (antidepressivi, antibiotici, antistaminici diuretici, antipertensivi, decongestionanti) i quali determinano una scarsa salivazione dalla quale deriva l'alito cattivo.
L'alito cattivo può anche nascondere delle malattie che tendono a provocarlo.
Sinusite. Se ti raffreddi e dopo una settimana continui ad avere tosse, febbre, stanchezza, congestione e alito cattivo, potrebbe trattarsi di sinusite che tende a cronicizzare.
Diabete. Se l'alito acquisisce un odore simile a quello di meleandata a male può essere la conseguenza di un malfunzionamento del metablismo degli zucheri, ovvero che la persona potrebbe soffrire di diabete. L'alitosi in questo caso è accompagnata da altri sintomi come il dimagrimento e la sete costante.
Problemi ai reni. Pazienti con insufficienza renale cronica possono aver un alito con un odore simile a quello dell'ammoniaca o del pesce. L'ipertensione arteriosa e il diabete sono tra le principali cause alla base di questa malattia che si manifesta con vari sintomi fra cui anche un prurito generalizzato, nausea e mal di testa.
Malattie del fegato. In caso si soffra di cirrosi epatica o di insufficienza epatica, chi ne è affetto può avere un alito dall'odore molto forte.
Occlusione intestinale. Questa condizione viene spesso indicata da un alito particolarmente maleodorante. Il malato soffre inoltre di forti dolori alla pancia, spasmi addominali, vomito, diarrea e stitichezza.
Se l'alito cattivo non deriva da una malattia, questi sono i rimedi efficaci
Andare dal dentista per escludere carie, tartaro e placca batterica. Se una carie si infetta l'alitosi aumenta.
Lavarsi i denti e il dorso della lingua tra volte al giorno con un dentifricio al fluoro.
Usare il filo interdentale e un collutorio antisettico una volta al giorno.
Masticare gomma senza zucchero, ma non deve essere il sostituto dello spazzolino.
Bere infusi di menta piperita oppure liquirizia e masticare foglie di menta.
Mangiare agrumi che stimolano la produzione di saliva, così come bere molta acqua.