Rimedi naturali per afte, stomatiti e infiammazioni gengivali

Lo stress, l’assunzione di antibiotici, l’utilizzo di protesi ma anche le patologie intestinali sono alcune delle cause che possono determinare il manifestarsi di afte e stomatiti, ovvero le infiammazioni delle mucose della bocca.
Per ripristinare il naturale equilibrio del cavo orale, per prevenire le infiammazioni e contrastarle al loro primo apparire, può essere utile fare gargarismi con infusi e decotti, da usare per pulire la bocca più volte al giorno.

Timo.Le sue piccole foglie e i fiori sono utili per disinfettare la bocca. Mettine un cucchiaino in acqua bollente, lascialo in infusione per dieci minuti e filtralo. Usa il liquido per gli sciacqui
Ortica.Contro afte e gengiviti prepara un decotto versando in mezzo litro di acqua due manciate di radici essiccate di ortica. Lascia bollire per 20 minuti, filtra e fai raffreddare.
Calendula.Per un colluttorio dalle proprietà calmanti diluisci 40 gocce di tintura madre in un bicchiere d’acqua precedentemente bollita.
Salvia.Per sciacqui lenitivi, utili in caso di afte e infiammazioni, lascia in infusione delle foglie di salvia fresca in acqua bollente per una decina di minuti. Una volta raffreddato, tieni in bocca l’infuso per alcuni minuti. Gli infusi d’erbe da usare come colluttorio non possono essere conservati ma vanno preparati ogni volta e usati tiepidi, solo così sono efficaci.

Le afte in particolare sono una delle infezioni più fastidiose della bocca. Si tratta di piccole ulcerazioni della mucosa con un colorito biancastro, dimensioni variabili e la caratteristica forma a cratere. Sono dolorose, possono comparire sulle gengive, sulle pareti della bocca o sulla lingua. Spariscono da sole dopo 1-2 settimane, ma possono essere recidivanti.
Le cause che favoriscono le afte sono piccoli traumi alla mucosa, stress, fattori ormonali, cattiva igiene orale, fattori allergici, disequilibrio del sistema immunitario, disturbi gastrointestinali e carenza di vitamina B12, acido folico o vitamina B9.

Un aiuto dalla propoli. E’ una sostanza curativa che le api ottengono lavorando con le proprie secrezioni salivari la resina di alcune piante. La propoli è ricca dio flavonoidi e ha un’efficace azione antinfiammatoria e cicatrizzante: è possibile diluire alcune gocce di tintura madre in poca acqua bollita ed eseguire delle toccature; 10 gocce in un bicchiere d’acqua da usare per gli sciacqui.
In alternativa si può acquistare la tintura madre di propoli (in farmacia) e, con l’aiuto di un cotton fioc, fare delle toccature sulle afte. E’ un rimedio efficace anche per l’herpes labiale.

Per alzare le difese. Bisogna intervenire anche sull’intestino. Infusi che prevedano l’utilizzo di finocchio, anice, coriandolo, anice stellato, cumino e cardamomo possono essere utilizzati come coadiuvanti per facilitare la digestione.
Yogurt con probiotici e fermenti lattici aiutano la normalizzazione della flora intestinale e riducono la possibile insorgenza delle afte.

Se il problema è lo stress. Ci si può aiutare con i fiori di Bach. Diluisci 2 gocce di Cherry Plum (anti stress) e 2 di Olive (contro l’esaurimento fisico e mentale) in un flacone da 30 ml con contagocce riempito con acqua e 2 cucchiaini di brandy. Prendi 4 gocce 4 volte al giorno a digiuno per 3 settimane.

Esistono anche dei cerotti che aiutano le afte a guarire e alleviano il dolore. Vedi qui

Pulizia dei denti naturale

I principali problemi del cavo orale sono dovuti ai batteri normalmente presenti in bocca. Qui albergano infatti più di 300 diverse specie di batteri, molti della famiglia degli streptococchi e dei lattobacilli. La loro presenza è fondamentale dal momento che, in cambio del nutrimento che ricavano da ciò che noi stessi mangiamo, ci difendono dall’attacco di agenti esterni.
In condizioni normali il loro numero viene tenuto sotto controllo dalla saliva che letteralmente li lava via e svolge, grazie a un pH tra 6.5 e 7.5 una naturale funzione antibatterica. Un’insufficiente igiene orale può compromettere questo equilibrio, portando la saliva a essere più acida e meno efficace contro i batteri i quali, a loro volta, sfruttano gli zuccheri derivanti dai residui della nostra alimentazione per intaccare i denti e per proliferare.

La prima cosa da fare è lavarsi i denti dopo ogni pasto. Più passano le ore infatti, e più il dente viene rivestito da una barriera contro la saliva, che non riesce più a raggiungere la superficie del dente. I batteri producono acidi, il pH diminuisce e inizia la corrosione dello smalto che può portare a carie e a conseguenti infiammazione della polpa dentaria.

Per una pulizia dei denti al naturale l’ideale è uno spazzolino di media durezza e una dentifricio alla salvia addizionata con l’argilla che ha un’azione rinfrescante, purificante e antiplacca. Oppure un dentifricio ayurvedico, che spesso contiene erbe amare e l’olio di neem: rimuove il tartaro e combatte la retrazione delle gengive e la piorrea.

Esiste poi una pianta che funge da spazzolino da denti naturale. La radice dell’albero Araak (Salvadora persica) contiene infatti fluoro, silicio, vitamina C , minerali come potassio, sodio cloridro, bicarbonato di sodio e ossidi di calcio che sbiancano e rinforzano lo smalto, attivano la ptialina, un enzima della salvia che igienizza la bocca. Ha un aroma erbaceo e un sapore speziato. Puoi strofinarla sui denti o masticarla. Si trova nei negozi di prodotti naturali.
Si può anche usare sullo spazzolino una goccia di olio essenziale alla menta, alla salvia oppure di neem, assicurandosi che siano oli per uso alimentare.