L'importanza di una corretta igiene orale fin da bambini

La carie nel nostro paese interessa individui di ogni età e sesso e la sua prevalenza aumento con l’aumentare degli anni, dal 21,6 per cento della popolazione all’età di 4-5 anni fino a raggiungere quasi il 90 per cento a 25 anni.
Nei giovani in particolare si manifesta più di qualsiasi altra malattia infettiva cronica.
Da una recente indagine Istat risulta che ancora troppi italiani non sono attenti alla corretta igiene orale indispensabile per difendere i denti, prevenire danni dolorosi e costosi da curare.
Se si parla di carie, si pensa subito ai bambini come a un’inevitabile malattia infantile, ma secondo questa indagine 8 bambini su 100 dichiarano di non lavarsi mai i denti, 43 su cento si lavano solo una volta al giorno e, prima dei 6 anni, neanche 1 su 4 è stato dal dentista per un controllo.

Troppo spesso inoltre si trascura la cura dei denti da latte raddoppiando la probabilità di disturbi dentali successivi e problemi di carie sui denti definitivi. In più, se manca troppo presto un dente da latte c’è un concreto rischio di un non perfetto allineamento dei denti definitivi e la necessità poi di un apparecchio ortodontico.

Oltre ad una mancanza di igiene orale o ad una pulizia dei denti non corretta e accurata, na serie di cattive abitudini contribuiscono a peggiorare la situazione. Per esempio mordicchiare le unghie o il cappuccio della biro fa si che lo smalto dei denti venga attaccato e deteriorato. Altra cosa che contribuisce a peggiorare lo stato dello smalto per esempio, è la cattiva abitudini di non sciacquarsi la bocca con acqua dopo aver consumato bevande gassate acide o mangiato cibi acidi e corrosivi dello smalto (come per esempio le fragole).

Quando e come lavarsi i denti

Lavare i denti una sola volta giorno, in genere al mattino, non è sufficiente. Ogni pasto è un attacco alla salute della bocca: basta una semplice caramella con lo zucchero per dare il via a una proliferazione dei batteri presenti in modo naturale in piccole quantità in bocca. Se infatti il microclima è favorevole, questi si moltiplicano, si insinuano fra i denti e danno il via alla formazione della carie.

Se possibile, lavare i denti almeno due volte al giorno e, comunque, al massimo 15 minuti dopo ogni pasto. Dopo questo arco di tempo, inizia l’attacco batterico.
Caffè, tè e fumo, inoltre, anche se non contengono zucchero, macchiano i denti a causa delle sostanze di cui sono composti. Praticamente: lavare i denti sempre mattina e sera : dopo pranzo se possibile, ma se si mangiano cibi zuccherati, sempre.
In caso non si abbiano sotto mano spazzolino e dentifricio o si sia in giro per lavoro, può essere utile masticare un chewingum senza zucchero, che stimola la produzione di saliva che a sua volta abbassa l’acidità della bocca, ostacolando la formazione dei batteri.

Il tempo giusto poi da dedicare allo spazzolamento dei denti è di circa due minuti. Questo è il tempo minimo necessario per rimuovere completamente tutti i batteri e i residui di cibo. A patto che il movimento sia corretto, ovviamente. Un trucco per riuscire a rispettare i tempi è di immaginare di dividere l’arcata dentaria in quattro parti dedicando a ognuna 30 secondi. Molto spesso, infatti ,si inizia bene con i primi denti, ma si termina velocemente quando arrivano gli ultimo. In questo modo, invece, il tempo è ben suddiviso