Pulizia dei denti: tecnica di Bass

Come ci hanno insegnato fin da bambini, i denti vanno lavati dopo ogni pasto. Ma siamo sicuri di farlo nel modo corretto?

Si chiama “tecnica di Bass modificata”: i denti vanno spazzolati con un movimento rotatorio, non circolare, verticale dalla gengiva al dente (mai al contrario), sia sulle superfici esterne che su quelle interne (spesso si dimenticano) e con un movimento orizzontare sulle superfici masticatorie.
Il tempo minimo necessario per l’igiene orale dovrebbe essere di almeno 2 minuti. Ricordate inoltre di sciacquare bene lo spazzolino dopo l’uso, per eliminare eventuali batteri.
E’ utile anche la pulizia della lingua, perché nelle sue pliche si annidano batterici che possono essere causa di alitosi. Per farlo, basta il normale spazzolino, oppure, ancora meglio, un pulisci-lingua.
Può capitare di mangiare fuori casa e non avere dietro lo spazzolino (buona regola è comunque portare sempre con sé un piccolo kit da viaggio): sarà utile sciacquare abbondantemente la bocca con acqua, ma soprattutto evitare di concludere il pasto con un dolce; meglio elementi fibrosi come verdure crude o una mela, che aiutano a pulire i denti.


Spazzolini
Se avete uno spazzolino manuale, assicuratevi che abbia un manico anatomico e comodo da impugnare, una testina di 2,5-3 cm di lunghezza e 0,5-1 cm di larghezza e setole di durezza media con la punta arrotondata. La disposizione mista delle setole è più una trovata commerciale che funzionale: lo spazzolino classico è perfetto.
Lo spazzolino va cambiato ogni 3 mesi al massimo, o comunque quando mostra evidenti segni di usura.

Lo spazzolino elettrico può essere più efficace nella rimozione della placca, ma solo per chi non riesce ad eseguire bene la tecnica di Bass, che resta sempre il metodo migliore. In caso di gengive sensibili, poi, è meglio usarlo con cautela. Sceglietene uno con testina rotonda, soffermandovi sulla pulizia di ciascun dente per qualche secondo.


Filo, scovolino e collutori
Il filo interdentale va usato quotidianamente almeno una volta, preferibilmente di sera. Quello cerato è più semplice da usare perché facilita il passaggio nel punto di contatto tra i denti, quindi può essere utile soprattutto per chi ha contatti interdentali serrati, ma in realtà il non cerato è altrettanto efficace.
Interessante il tipo espandibili, che con l’uso si espande come un spugna e aumenta così notevolmente l’efficacia pulente del fino. Allo stesso scopo sono utili gli scovolini.

Attenzione ai collutori. Quelli generici hanno scarsa utilità, meglio usare quelli specifici, ma per breve tempo, e solo in caso di necessità su prescrizione dell’odontoiatra, in quanto possono causare irritazioni e ipersensibilità soprattutto se contengono alcol. 
Collutorio naturale fai da te
Un collutorio del tutto naturale e utile per rinfrescare l’alito e aiutare a tenere lontano i batteri che causano placca e  stomatiti è quello che si ottiene aggiungendo un cucchiaio di foglie secche di salvia a un litro d’acqua bollente, facendo riposare per 10 minuti e poi filtrando l’influsso. Si utilizza, una volta freddo, per sciacqui quotidiani.



Non dimenticate infine che ogni sei mesi circa è bene sottoporsi a una seduta di pulizia professionale dei denti.

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