La frattura degli
incisivi in età infantile e adolescenziale è un evento che si verifica con
una certa frequenza a causa della maggiore esposizione di questi denti ai
traumi diretti.
In primo luogo va verificato che non ci sia una perdita del rapporto del dente
col suo alveolo (lussazione); secondariamente, va indagata l’integrità della
radice e delle pareti dell’osso alveolare: è, in genere, consigliata una
radiografia. Infine, va posta attenzione alla salute della polpa del dente:
qualora il distacco del frammento abbia causato l’esposizione di tale tessuto,
si dovrà procedere alla sua rimozione mediante una devitalizzazione. In caso
contrario, va comunque monitorato nel tempo: può succedere che si verifiche
comunque la necrosi della polpa a seguito del trauma subito. In genere, un test
di vitalità col freddo ed eventualmente una seconda radiografia a distanza di
due/tre mesi, sono sufficienti: spesso si assiste in questi casi a un cambiamento
di colore del dente che appare, dunque, più scuro rispetto a quelli vicini.
Per quanto riguarda la riabilitazione definitiva, spesso non
è necessario ricorrere all’impiantologia: ciò avviene solo se la radice ha
riportato una frattura o se nel tempo essa si riassorbe (rizalisi).
Tuttavia, le moderne tecniche di
ricostruzione estetica mediante l’utilizzo di faccette di ceramica sono
generalmente in grado di riportare i denti fratturati a un aspetto e resistenza
ottimale.
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