Rimedi naturali herpes labiale, afte, mughetto



Spesso i più piccoli vengono a contatto con germi e batteri che possono generare piccole malattie al cavo orale. Le più frequenti sono infezioni come il mughetto, tipico dei più piccini, le stomatite (che si manifestano attraverso le afte) o l’herpes labiale. Per tutti questi piccoli disturbi e per alleviare il fastidio provocato nei più piccoli dalla dentizione si può ricorrere a diversi rimedi naturali ed omeopatici che danno sollievo al bambino e risolvono in pochi giorni il fastidio, senza bisogno di somministrare farmaci.

Mughetto
Il mughetto è un’infezione provocata da un fungo (la Candida albicans) che si manifesta in bocca con puntini e chiazze biancastre. La contraggono prevalentemente i più piccini mettendo in bocca oggetti sporchi. Per questo il primo consiglio è quello di lavare spesso i giocattoli per evitare che il piccolo lo contragga.
Il miglior rimedio per il mughetto è il bicarbonato. Se ne scioglie un cucchiaino in mezzo bicchiere di acqua, poi basta immergere in questa soluzione una garza sterile e passarla su gengive e lingua 3 o 4 volte al giorno.

Afte
Le afte sono minuscole bolle che si formano nella mucosa della bocca e, rompendoli, lasciano una piccola ulcera tonda. Sono dovute a infezioni da contatto. Per esempio nei bimbi che portano l’apparecchio ortodontico sono piuttosto frequenti.
Per contrastare le afte in maniera naturale diluire in mezzo bicchiere d’acqua 3-4 granuli di Borax e Mercurius solubilis 9 CH, da bere più volte al giorno. I bimbi con almeno 8-10 anni possono fare degli sciacqui con acqua e 10 gocce di tintura di calendula.

Herpes labiale
Causato dal virus Herpes simplex questo disturbo si manifesta con bruciore, arrossamento e pizzicore seguito dalla comparsa di vescicole nella zona delle labbra. Una volta che viene contratto, l’herpes rimane latente e compare quando le difese del corpo sono più basse: per questo di solito si manifesta nei momenti di stanchezza o dopo una malattia.
Per l’herpes il miglior rimedio omeopatico è il Rhus toxicodendron, che si può scegliere in pomata da applicare sulle labbra, oppure in granuli alla 9 CH da sciogliere in poca acqua o, per i bimbi più grandi, sotto la lingua.

Dentizione
La dentizione nei più piccoli spesso comporta dolore e fastidio che si manifesta con irrequietezza, insonnia, appetito variabile, salivazione abbondante fino ad arrivare alle fasi più acute a provocare febbre.
Se il bimbo è infastidito dalla dentizione si può richieder in farmacia una specialità in fialette con camomilla, Ferrum phosphoricum e Belladonna, tre sostanze che svolgono un’azione calmante.
Il rimedio va somministrato una volta al pomeriggio verso le 17-18 e alla sera prima di coricarsi, durante le fasi più dolorose. Oppure si usa Chamomilla vulgaris 9 CH, 3-4 granuli sciolti in acqua, un cucchiaino ogni 2-3 ore.

Lavare i denti con lo spazzolino elettrico


Gli spazzolini elettrici sono un valido aiuto per una corretta pulizia dei denti quotidiana. Il lavaggio dei denti con lo spazzolino elettrico è più semplice ed efficace rispetto all’uso dello spazzolino manuale, tanto che la loro azione può rimuovere fino al 99,7% della placca dando una freschezza più duratura e gradevole a tutta la bocca. Inoltre sono facili da usare, perché richiedono pochi e semplici movimenti.
Gli spazzolini elettrici hanno proprietà differenti a seconda del movimento che effettuano. Inoltre, ci sono quelli che si alimentano a batteria, indicati soprattutto per chi viaggia o per essere usati sul lavoro, data la loro comodità.

Per utilizzarli correttamente bisogna sapere che tipo di spazzolino si sta utilizzando. Se si usa il tipo oscillante-rotante, per esempio, non è necessario premere o strofinare, basta appoggiare lo spazzolino sulla superficie del dente e lasciare che la testina agisca da sola per qualche secondo. Il tipo sonico, invece, bisogna muoverlo lentamente dalla gengiva verso il dente. Numerosi studi hanno dimostrato che gli spazzolini elettrici con azione oscillante-rotante, avvolgendo ogni singolo dente, sono i migliori perché asportano fino al doppio di placca, riducono il sanguinamento delle gengive, rimuovono le macchie superficiali e mantengono i denti bianchi. Inoltre, alcuni di nuova generazione, oltre all’azione oscillante-rotante, sono dotati anche di un’azione pulsante, generando un movimento tridimensionale, che migliora la pulizia.
Inoltre un altro vantaggio degli spazzolini elettrici è che alcuni permettono di calcolare il giusto tempo per lo spazzolamento. Sono infatti dotati di dispositivi che suonano o avvisano con una luce allo scadere del tempo di spazzolamento, che in genere è di due-tre minuti.
Lo spazzolino elettrico inoltre è indicato anche per i bambini in quanto compensa la non perfetta manualità del piccolo. Oltre a essere attraenti per i colori e persino per la musica, gli spazzolini elettrici per bambini hanno una testina più piccola e filamenti più corti, per permettere di raggiungere anche le zone più difficili della bocca.

Apparecchio ai denti invisibile


L’apparecchio ai denti non è un problema che affligge solo i bambini. Infatti ormai un adulto su 5 lo usa e 7 volte su 10 si tratta di una donna. E non è solo un problema estetico. I denti storti infatti favoriscono l’insorgere di problemi alle gengive, si rompono più facilmente e riducono la durata nel tempo delle cure odontoiatriche. Inoltre la mala occlusione che ne consegue influisce negativamente sulla masticazione e può scatenare dolori alla cervicale.

L’apparecchio messo in età adulta permette sì il riallineamento dei denti ma non delle basi ossee, cooè mascella mandibola, come succede invece sui più piccoli. Per quanto riguarda i bambini invece è bene iniziare a mettere l’apparecchio se necessario in anticipo rispetto alle fasi di maggiore sviluppo scheletrico, cioè a 9 anni e mezzo per le femmine e a 10-11 anni per i maschi. Nei casi più complessi si interviene ancora più precocemente intorno a i 6-7 anni, dopo che sono spuntati i denti incisivi e i primi molari definitivi.

Se si desidera un apparecchio ai denti invisibile la soluzione c’è. 
Una prima soluzione prevede l’applicazione di attacchi e la trazione con un filo come nei normali apparecchi, ma questi sono incollati sulla faccia interna dei denti frontali. Benchè invisibile, questo tipo di apparecchio non è però generalmente  molto gradito agli adulti. Infatti, anche se gli attacchi sono più sottili di quelli utilizzati esternamente, i primi tempi causano una modifica della pronuncia delle parole, difficile da accettare.

La vera novità degli ultimi anni è rappresentata dagli apparecchi invisibili e rimovibili: le mascherine trasparenti che calzano a pennello sulle arcate, coprendo i denti, e che, in alcuni punti prestabiliti, sono più strette per esercitare una forza che spinga i denti a raddrizzarsi. Si realizzano su misura elaborando al computer le impronte e le radiografie ottenute con una visita molto simile a quelle previste per gli altri apparecchi. Le mascherine sono facili da mettere, togliere e pulire, ma vanno indossate 24 ore su 24, levandole solo per mangiare e per lavarsi i denti: se non portate con costanza, si perde rapidamente l’allineamento raggiunto. Ogni due settimane, poi, si deve sostituire la mascherina per indossarne un’altra. Questa sarà sempre su misura, ma in funzione del nuovo assetto delle arcate. Oltre al trattamento dei fasi più lievi o moderati, per i quali di solito è sufficiente indossare questi apparecchi per 7/8 mesi, oggi è prevista l’applicazione anche in situazioni più difficili e con tempi più lunghi, fino a 12 mesi. Le mascherina infatti sono provviste di incavi in cui il dentista inserisce una resina che permette trazioni più complesse.
Costano circa 6000 euro tutto compreso.

Come risparmiare dal dentista


La crisi fa stringere i cordoni della borsa su tutti i fronti, anche per quanto riguarda la salute, ed i primi medici a farne le spese sono i dentisti.  
Ma se è vero che il fatturato dei dentisti negli ultimi due anni ha subito un notevole calo, c’è una categoria che non risente della crisi, anzi, gode di ottima salute:  le cliniche dentistiche low cost.

Ad attirare i clienti verso i dentisti low cost sono soprattutto le offerte.
La prima visita per esempio è spesso gratuita mentre negli studi tradizionali costa in media 75 euro.
Poi l’ablazione del tartaro che viene offerta a 70/75 euro contro i 100 dei dentisti; la cura della carie semplice il cui costo medio si aggira sui 100 euro, può essere meno cara del 25% o addirittura del 50%.
Se un dentista può chiedere 100 euro per una semplice estrazione, nelle cliniche low cost il prezzo scende tra i 65 e i 40 euro. Quanto ai denti del giudizio, i costi per l’estrazione passano dai 250-500 euro della media di mercato ai 150 delle cliniche low cost.
Sempre più spesso ad attirare i potenziali clienti sul web sono i siti di social shopping  attraverso i coupon. Circa il 30% degli italiani, infatti, ne ha acquistato almeno uno nell’ultimo anno.

Esiste un sito (mydentista.it) che è un motore di ricerca attraverso il quale gli utenti possono confrontare le offerte proposte dai dentisti. Basta pubblicare sul sito un annuncio con le proprie necessità e nel giro di poco tempo si può essere contattati direttamente dagli studi della zona.
Per scegliere il dentista più conveniente possono aiutare anche le oltre mille valutazioni lasciate dagli altri utenti. E’ un servizio che si propone come gratuito anche se spesso i costi di mediazione dentista-paziente, che dovrebbero essere a carico del medico, vengono scaricati sul cliente. Nonostante questo, il risparmio sarebbe di circa il 40% rispetto alle tariffe medie di mercato.

Rimedi naturali per afte, stomatiti e infiammazioni gengivali

Lo stress, l’assunzione di antibiotici, l’utilizzo di protesi ma anche le patologie intestinali sono alcune delle cause che possono determinare il manifestarsi di afte e stomatiti, ovvero le infiammazioni delle mucose della bocca.
Per ripristinare il naturale equilibrio del cavo orale, per prevenire le infiammazioni e contrastarle al loro primo apparire, può essere utile fare gargarismi con infusi e decotti, da usare per pulire la bocca più volte al giorno.

Timo.Le sue piccole foglie e i fiori sono utili per disinfettare la bocca. Mettine un cucchiaino in acqua bollente, lascialo in infusione per dieci minuti e filtralo. Usa il liquido per gli sciacqui
Ortica.Contro afte e gengiviti prepara un decotto versando in mezzo litro di acqua due manciate di radici essiccate di ortica. Lascia bollire per 20 minuti, filtra e fai raffreddare.
Calendula.Per un colluttorio dalle proprietà calmanti diluisci 40 gocce di tintura madre in un bicchiere d’acqua precedentemente bollita.
Salvia.Per sciacqui lenitivi, utili in caso di afte e infiammazioni, lascia in infusione delle foglie di salvia fresca in acqua bollente per una decina di minuti. Una volta raffreddato, tieni in bocca l’infuso per alcuni minuti. Gli infusi d’erbe da usare come colluttorio non possono essere conservati ma vanno preparati ogni volta e usati tiepidi, solo così sono efficaci.

Le afte in particolare sono una delle infezioni più fastidiose della bocca. Si tratta di piccole ulcerazioni della mucosa con un colorito biancastro, dimensioni variabili e la caratteristica forma a cratere. Sono dolorose, possono comparire sulle gengive, sulle pareti della bocca o sulla lingua. Spariscono da sole dopo 1-2 settimane, ma possono essere recidivanti.
Le cause che favoriscono le afte sono piccoli traumi alla mucosa, stress, fattori ormonali, cattiva igiene orale, fattori allergici, disequilibrio del sistema immunitario, disturbi gastrointestinali e carenza di vitamina B12, acido folico o vitamina B9.

Un aiuto dalla propoli. E’ una sostanza curativa che le api ottengono lavorando con le proprie secrezioni salivari la resina di alcune piante. La propoli è ricca dio flavonoidi e ha un’efficace azione antinfiammatoria e cicatrizzante: è possibile diluire alcune gocce di tintura madre in poca acqua bollita ed eseguire delle toccature; 10 gocce in un bicchiere d’acqua da usare per gli sciacqui.
In alternativa si può acquistare la tintura madre di propoli (in farmacia) e, con l’aiuto di un cotton fioc, fare delle toccature sulle afte. E’ un rimedio efficace anche per l’herpes labiale.

Per alzare le difese. Bisogna intervenire anche sull’intestino. Infusi che prevedano l’utilizzo di finocchio, anice, coriandolo, anice stellato, cumino e cardamomo possono essere utilizzati come coadiuvanti per facilitare la digestione.
Yogurt con probiotici e fermenti lattici aiutano la normalizzazione della flora intestinale e riducono la possibile insorgenza delle afte.

Se il problema è lo stress. Ci si può aiutare con i fiori di Bach. Diluisci 2 gocce di Cherry Plum (anti stress) e 2 di Olive (contro l’esaurimento fisico e mentale) in un flacone da 30 ml con contagocce riempito con acqua e 2 cucchiaini di brandy. Prendi 4 gocce 4 volte al giorno a digiuno per 3 settimane.

Esistono anche dei cerotti che aiutano le afte a guarire e alleviano il dolore. Vedi qui

Pulizia dei denti naturale

I principali problemi del cavo orale sono dovuti ai batteri normalmente presenti in bocca. Qui albergano infatti più di 300 diverse specie di batteri, molti della famiglia degli streptococchi e dei lattobacilli. La loro presenza è fondamentale dal momento che, in cambio del nutrimento che ricavano da ciò che noi stessi mangiamo, ci difendono dall’attacco di agenti esterni.
In condizioni normali il loro numero viene tenuto sotto controllo dalla saliva che letteralmente li lava via e svolge, grazie a un pH tra 6.5 e 7.5 una naturale funzione antibatterica. Un’insufficiente igiene orale può compromettere questo equilibrio, portando la saliva a essere più acida e meno efficace contro i batteri i quali, a loro volta, sfruttano gli zuccheri derivanti dai residui della nostra alimentazione per intaccare i denti e per proliferare.

La prima cosa da fare è lavarsi i denti dopo ogni pasto. Più passano le ore infatti, e più il dente viene rivestito da una barriera contro la saliva, che non riesce più a raggiungere la superficie del dente. I batteri producono acidi, il pH diminuisce e inizia la corrosione dello smalto che può portare a carie e a conseguenti infiammazione della polpa dentaria.

Per una pulizia dei denti al naturale l’ideale è uno spazzolino di media durezza e una dentifricio alla salvia addizionata con l’argilla che ha un’azione rinfrescante, purificante e antiplacca. Oppure un dentifricio ayurvedico, che spesso contiene erbe amare e l’olio di neem: rimuove il tartaro e combatte la retrazione delle gengive e la piorrea.

Esiste poi una pianta che funge da spazzolino da denti naturale. La radice dell’albero Araak (Salvadora persica) contiene infatti fluoro, silicio, vitamina C , minerali come potassio, sodio cloridro, bicarbonato di sodio e ossidi di calcio che sbiancano e rinforzano lo smalto, attivano la ptialina, un enzima della salvia che igienizza la bocca. Ha un aroma erbaceo e un sapore speziato. Puoi strofinarla sui denti o masticarla. Si trova nei negozi di prodotti naturali.
Si può anche usare sullo spazzolino una goccia di olio essenziale alla menta, alla salvia oppure di neem, assicurandosi che siano oli per uso alimentare.

Sbiancamento dei denti dal dentista

Denti bianchi e splendenti? Situazione ideale per un sorriso smagliante, ma se il vostro colore non è proprio un avorio perfetto si può ricorrere allo sbiancamento.
Il metodo classico per sbiancare i denti prevede due passaggi: uno dal dantista poi il fai da te.
Dopo una visita di controllo per escludere carie in atto - da risolvere prima di ogni trattamento sbiancante - si prendono le impronte delle due arcate. Si ottengono così due formine su misura da portare a casa con un kit di 10-20 siringhe predosate contenenti gel di perossido di carbammide al 10%.
A questo punto arriva il trattamento da fare da soli. Ogni sera prima di andare a dormire, e dopo essersi lavati i denti, si riempie ogni mascherina con il gel di una siringa (metà dose per arcata), si indossano le mascherine spazzolando il gel in eccesso e si sciacqua la bocca senza ingerire, per eliminare i residui. Le mascherine si tengono tutta la notte e si tolgono al mattino.
Per i primi risultati servono 15-20 giorni ma, se i denti sono particolarmente ingrigiti (per esempio dagli antibiotici) anche 4 mesi.
Questo sistema di sbiancamento, usato da vent’anni, offre un risultato definitivo e innocuo per i denti e le gengive. Soltanto nel 5% dei casi si può avvertire poi ipersensibilità al freddo.
Prezzo: circa 600 euro per un mese di trattamento e altri 300 per ogni eventuale ulteriore mese.
Se avete un dente devitalizzato, niente mascherine. Il dentista inserisce nel dente svuoltato lo sbiancante per alcuni giorni, quindi lo rimuove. Si ripete il tutto per due-tre sedute, a 100-150 euro l’una, una volta a settimana prima di otturare.

Sbiancamento con la luce
Per sfoggiare un sorriso brillante in un’occasione speciale la via più veloce è il trattamento in studio.
Il dentista applicherà sui denti, con un pennellino, uno speciale gel sbiancante di perossido di idrogeno molto concentrato. Quindi esporrà la dentatura per 20-30 minuti alla luce di una lampada alogena o a luce laser, per velocizzare l’azione dello sbiancante.
In genere già con una seduta, che costa sui 500-600 euro,si può apprezzare un buon risultato sbiancante, che migliora ripetendo un nuovo trattamento dopo 15 giorni. Il risultato dura dai 3 ai 6 mesi